venerdì 14 febbraio 2014

San Valentino...




"Gerry, spegni la luce!" Holly rise, guardando Gerry che ballava per la stanza esibendosi in uno streap-tease. Si stava slacciando i bottoni della camicica bianca. Inarcò maliziosamente un sopracciglio e lasciò scivolare la camicia giù dalle spalle, quindi la prese con una mano e se la fece roteare sopra la testa.

Holly continuava a ridere.
"Spegnere la luce? Vuoi perderti lo spettacolo?" domandò Gerry, flettendo maliziosamente un braccio. Non era vanitoso, ma secondo Holly aveva di che esserlo. Il suo corpo era forte e tonico, le gambe muscolose, il risultato di ore e ore di lavoro in palestra. Non era altissimo, ma il suo metro e settantatré era sufficiente a farla sentire al sicuro quando cingeva protettivo il metro e sessantacinque di Holly. E quando l'abbracciava la testa di lei gli finiva esattamente sotto il mento, cosa che a Holly piaceva moltissimo perché sentiva il suo alito tra i capelli.
Il suo cuore ebbe un sussulto quando Gerry sfilò i boxer, li agganciò con le dita del piede e glieli lanciò, centrandole in pieno la testa.

"Be', per lo meno qui sotto è un po' più buoi", disse lei ridendo. Gerry riusciva sempre a divertirla. Quando tornava stanca e arrabbiata dal lavoro, lui era sempre comprensivo e ascoltava paziente le sue lamentele. Non litigavano quasi mai, e quando succedeva era per le cose più stupide e finivano per riderci sopra, come quando lasciavano accesa per tutto il giorno la luce del portico o dimenticavano di puntare la sveglia.
Finito lo streap-tease, Gerry si tuffò tra le lenzuola e le si rannicchiò vicino, infilandole i piedi gelati sotto le gambe per riscaldarli.
"Aaaagh! Sei un cubetto di ghiaccio, Gerry!" Quella posizione voleva dire che non aveva più intenzione di muoversi, lo sapeva bene. "Gerry..." gli disse, in tono ammonitore.
"Holly..." le fece il verso lui.
"Non hai scordato qualcosa?"
"No, non mi sembra."
"E la luce?"
"Ah, già, la luce", fece lui, e finse di russare sonoramente.
"Gerry!"
"Mi è già toccato ieri sera!"
"Si, ma fino a un secondo fa eri lì a un centimetro dall'interruttore!"
"Si, fino a un secondo fa..." ribatté lui.
Holly sospirò. Odiava, dopo che si era già rannicchiata al calduccio, doversi alzare, camminare sul pavimento freddo e tornare a tastoni nel buio. Emise un brontolio.
"Non posso essere sempre io a spegnere, Hol. Un giorno potrei non essere qui, e allora come faresti?"
"Manderei il mio nuovo marito", rispose Holly, cercando di allontanare i suoi piedi gelati.
"Ah!"
"Oppure mi ricorderei di farlo io prima di mettermi a letto."
Gerry sbuffò. "si, figurati! Mi toccherà lasciarti un biglietto attaccato all'interruttore, prima di andarmene."
"Molto carino da parte tua, ma basta che mi lasci i tuoi soldi."
"E un biglietto sullo scaldabagno."
"Molto divertente,"
"E uno sul cartone del latte."
"Sei spassosissimo, Gerry."
"Ah, e anche sulle finestre, per ricordarti di spegnere l'allarme prima di aprirle al mattino."
"Senti, se credi che senza di te sarei così persa, perché nel tuo testamento non mi metti una lista di cose da fare?"
"Non è per niente una cattiva idea."
"Bene, allora posso andare a spegnere la maledettissima luce." Holly scese brontolando dal letto, fece una smorfia quando mise i piedi sul pavimento gelido e spense la luce, quindi si fece strada a tastoni verso il letto.
"Holly? Ti sei persa? C'è nessuno là fuori fuori fuori fuori?" ululò Gerry nell'oscurità.
"Si, sto...ahia ahia ahia!" gridò lei, dopo aver sbattuto l'alluce contro il piedino del letto. "Cazzo cazzo cazzo che male, brutto bastardo, cazzo!"
Gerry ridacchiò sotto il piumino. "Numero due della lista: attenzione al piedino del letto."
"Oh, chiudi il becco, per favore, e smettila di essere così petulante!" scattò lei, prendendosi in mano il piede dolorante.
"Vuoi che gli dia un bacetto, così guarisce?"
"No, è passato. Se solo potessi metterlo qui per riscaldarlo un pochino..."
"Aaaah! Ma sei un ghiacciolo!"
E Holly torno di buon umore.

                                                                                        P.s. I Love You - Cecelia Ahern









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